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Autoconsumo

L’autoconsumo nel contesto della mobilità elettrica rappresenta una strategia energetica sempre più rilevante e vantaggiosa, sia per i privati che per le aziende. In termini semplici, si riferisce alla capacità di generare e consumare localmente l’energia elettrica necessaria per la ricarica dei veicoli elettrici, minimizzando o annullando la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale.

Il cuore dell’autoconsumo risiede nell’impiego di sistemi di generazione distribuita, con i pannelli solari fotovoltaici che rappresentano la tecnologia predominante e più accessibile.

Principi di funzionamento e componenti

Un sistema di autoconsumo per la ricarica di veicoli elettrici si articola in diversi componenti chiave:

  • Impianto fotovoltaico: l’elemento centrale è l’impianto FV, costituito da moduli fotovoltaici che convertono la luce solare in energia elettrica in corrente continua (DC). La taglia dell’impianto FV (espressa in kWp – kilowatt di picco) viene dimensionata in base al fabbisogno energetico stimato per la ricarica dei veicoli elettrici e, eventualmente, per altri consumi dell’utenza.
  • Inverter: l’inverter è un dispositivo elettronico fondamentale che trasforma la corrente continua (DC) prodotta dai pannelli FV in corrente alternata (AC), compatibile con le utenze domestiche e le colonnine di ricarica in AC. In alcuni sistemi avanzati, si possono utilizzare inverter “ibridi” che integrano anche funzionalità di gestione delle batterie di accumulo.
  • Sistema di accumulo (opzionale ma raccomandato): le batterie di accumulo (spesso anch’esse agli ioni di litio) rappresentano un componente prezioso per massimizzare l’autoconsumo. Permettono di immagazzinare l’energia solare prodotta in eccesso durante le ore di maggiore irraggiamento (tipicamente nelle ore centrali della giornata) e di utilizzarla per la ricarica dei veicoli elettrici o per altri consumi nelle ore serali o notturne, quando l’impianto FV non produce energia. L’accumulo aumenta l’indipendenza dalla rete e ottimizza l’utilizzo dell’energia autoprodotta.
  • Contatore bidirezionale: per i sistemi connessi alla rete elettrica (configurazione tipica), è necessario un contatore bidirezionale. Questo contatore misura sia l’energia prelevata dalla rete (quando l’autoconsumo non è sufficiente) sia l’energia eventualmente immessa in rete (quando la produzione FV è superiore al consumo istantaneo e la batteria di accumulo è carica).
  • Colonnina di ricarica: la colonnina di ricarica rappresenta l’interfaccia finale per la ricarica del veicolo elettrico. Può essere una colonnina in Corrente Alternata (AC) per ricariche standard o una colonnina in Corrente Continua (DC) per ricariche più rapide, a seconda delle esigenze e della potenza dell’impianto di autoconsumo.
  • Sistema di monitoraggio e gestione: un sistema di monitoraggio è cruciale per tenere sotto controllo le prestazioni dell’impianto FV, i flussi di energia, lo stato di carica della batteria di accumulo (se presente) e i consumi. Sistemi di gestione più avanzati possono ottimizzare l’autoconsumo, ad esempio indirizzando l’energia solare in eccesso verso la ricarica del veicolo elettrico o verso la batteria di accumulo in base a logiche predefinite o a previsioni meteorologiche.

Vantaggi dell’autoconsumo per la mobilità elettrica

L’adozione dell’autoconsumo nel settore della mobilità elettrica offre una serie di benefici significativi:

  • Riduzione drastica dei costi di ricarica: l’energia solare è gratuita e inesauribile. L’autoconsumo permette di ridurre significativamente o azzerare i costi per l’energia utilizzata per la ricarica dei veicoli elettrici, con un ritorno sull’investimento (ROI) nel medio-lungo termine, soprattutto considerando l’aumento dei costi dell’energia elettrica dalla rete.
  • Sostenibilità ambientale incrementata: combinando la mobilità elettrica con l’energia solare, si ottiene una soluzione di mobilità realmente sostenibile e a basse emissioni di carbonio. L’energia solare è una fonte rinnovabile pulita, che contribuisce alla decarbonizzazione dei trasporti e alla riduzione dell’inquinamento atmosferico.
  • Maggiore indipendenza energetica e resilienza: l’autoconsumo riduce la dipendenza dalla rete elettrica e dalle fluttuazioni dei prezzi dell’energia. In caso di interruzioni della rete (blackout), un sistema di autoconsumo con accumulo può continuare a fornire energia per la ricarica dei veicoli elettrici, garantendo una maggiore resilienza energetica.
  • Valorizzazione degli immobili e incentivi economici: un impianto fotovoltaico in autoconsumo aumenta il valore degli immobili e può accedere a incentivi governativi (detrazioni fiscali, contributi a fondo perduto) e agevolazioni tariffarie, rendendo l’investimento ancora più conveniente.
  • Opportunità di business e servizi innovativi: l’autoconsumo apre nuove opportunità di business nel settore della mobilità elettrica, come la creazione di comunità energetiche rinnovabili per la ricarica condivisa, l’offerta di servizi di ricarica e lo sviluppo di soluzioni di ricarica intelligenti integrate con la gestione dell’energia.

Considerazioni e sviluppi futuri

L’autoconsumo per la mobilità elettrica è un settore in rapida evoluzione. Si prevede un’ulteriore diffusione degli impianti FV residenziali e aziendali, un aumento della taglia degli impianti e un miglioramento dell’efficienza dei moduli FV e degli inverter.

Le batterie di accumulo diventeranno sempre più accessibili e performanti, giocando un ruolo chiave nell’ottimizzazione dell’autoconsumo. L’integrazione con sistemi di gestione intelligenti (smart grid, Vehicle-to-Grid – V2G) permetterà di massimizzare i benefici dell’autoconsumo, contribuendo alla transizione verso un sistema energetico più distribuito, rinnovabile e sostenibile per la mobilità.