Il mondo dell’auto elettrica sta già vivendo il suo “futuro”. La direzione intrapresa dalla mobilità privata va già nella direzione di un numero sempre crescente di veicoli circolanti PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle) o BEV (Battery Electric Vehicle).
Le tipologie di veicoli elettrici
BEV
Battery Electric Vehicles
Indica i veicoli la cui propulsione è legata esclusivamente a un motore elettrico e relative batterie. La loro diffusione su larga scala sarà sempre più legata alla disponibilità di infrastrutture di ricarica.
PHEV
Plug-In Hybrid Electric Vechicles
Sono i veicoli ibridi dotati di due sistemi di propulsione: motore benzina/diesel e motore elettrico, e hanno un sistema di ricarica indipendente per entrambi i sistemi. Sono dotati quindi sia di un serbatoio per il carburante sia di una presa per la ricarica elettrica.
HEV
Hybrid Electric Vechicles
Sono i veicoli ibridi dotati di motore benzina/diesel e di un motore elettrico di supporto che si ricarica esclusivamente grazie al movimento del veicolo o del motore termico. Questi veicoli non hanno dunque una presa per la ricarica elettrica e la loro autonomia in puro elettrico è estremamente limitata. Per queste ragioni, non sono considerati nelle quote di mercato qui menzionate.
Lo scenario 2030 in Italia
Nel rapporto sulla mobilità elettrica e relativi scenari futuri elaborato nel 2020 dal Politecnico di Milano, si delinea la previsione del mercato italiano al 2030.
Entro il decennio in corso una macchina su sette sarà elettrica. E per allora le nuove immatricolazioni di auto elettriche saranno in percentuale oltre la metà del totale (55%).
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Un’auto su sette
sarà un veicolo elettrico
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Oltre la metà
delle nuove immatricolazioni sarà un veicolo elettrico
Milioni
di veicoli elettrici circolanti
Attorno alla diffusione dei veicoli elettrici, grazie a maggiore offerta, prezzi sempre più competitivi e maggiore autonomia di batteria, deve svilupparsi anche un ecosistema di infrastrutture in grado di sostenere il futuro della mobilità per come si va delineando.
Nuove immatricolazioni
Diffusione veicoli PHEV e BEV rispetto alle nuove immatricolazioni
Veicoli circolanti
Diffusione veicoli PHEV e BEV rispetto alle nuove immatricolazioni
Fonte dati: “Smart Mobility Report 2020” del Politecnico di Milano
Le auto elettriche a livello internazionale
Il primo trimestre 2021 in Europa
A livello internazionale il peso dell’elettrico rispetto al totale dei nuovi veicoli immatricolati sta subendo un’impennata rispetto a quanto atteso dal mercato.
A confermarlo ci sono i dati forniti dalla European Automobile Manufacturers’ Association (ACEA), che segnala nel primo trimestre del 2021 un calo nelle immatricolazioni di auto a benzina del 19,1%, e del 23,4% per quanto riguarda i diesel, mentre i veicoli ad alimentazione alternativa crescono circa del 90%, incidendo sulle nuove auto in circolazione per oltre un terzo del totale.
Rispetto all’equivalente periodo del 2020 si è passati da poco più di 228.000 veicoli immatricolati ad alimentazione alternativa a quasi 453.000. L’Italia raccoglie il 15,1% del totale europeo, appena dietro il Regno Unito e staccata di 8 punti percentuali dalla Germania capofila.
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Immatricolazioni di nuove auto elettriche
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
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Immatricolazioni di auto a benzina
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
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Immatricolazioni di auto diesel
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Fonte dati: European Automobile Manufacturers’ Association (ACEA)
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In due anni
La quota di immatricolazioni in Italia di veicoli elettrici PHEV e BEV in Italia nel primo semestre 2021 è 11 volte tanto la stessa quota del primo semestre 2019.
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Immatricolazioni di veicoli elettrici PHEV e BEV
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
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Immatricolazioni di veicoli elettrici PHEV e BEV
sul totale delle nuove immatricolazioni.
Fonte dati: JATO Dynamics e Motus-E
Le auto elettriche e l’Italia
Il primo semestre 2021 in Italia
I primi mesi del 2021 hanno fatto registrare anche in Italia numeri di vendita di veicoli elettrici decisamente superiori alle previsioni e in linea con quanto sta accadendo a livello internazionale.
Se infatti nel 2020, pur nella situazione di pandemia legata al Covid-19, si è visto un balzo del +147% rispetto all’anno precedente, i dati di immatricolazione del semestre gennaio-giugno 2021 sono ancora più sbalorditivi, con le vendite di veicoli PHEV e BEV che raggiungono complessivamente il 7,7% del totale, numericamente rappresentata da 68.321 veicoli: una quota di mercato undici volte superiore a due anni fa.
Parallelamente, cresce esponenzialmente il numero di modelli di auto elettriche presenti sul mercato: sono 88 secondo la stima fatta a fine 2020, con una crescita del 42% rispetto all’anno precedente, quando erano 62 i modelli presenti.
Servizi di ricarica:
serve una maggior diffusione
Le infrastrutture talvolta assecondano, altre volte favoriscono il cambiamento di alcuni settori dell’economia.
Nel caso dei veicoli elettrici, la possibilità di poter facilmente ricaricare il proprio veicolo spingerà ulteriormente la crescita del mercato e potrà generare un circolo virtuoso per utenti, fornitori di servizi e case automobilistiche. In prospettiva si ipotizzano due differenti scenari per il futuro prossimo.
2025
Per il 2025 si oscilla tra i 36.000 punti di ricarica in uno scenario base e i 55.000 in uno accelerato.
2030
Per il 2030 le cifre salgono rispettivamente a 47.000 e 70.000. La crescita maggiore è immaginata proprio nei primi anni del decennio in corso.
Fonte dati: “Smart Mobility Report 2020” del Politecnico di Milano
Infrastrutture di ricarica:
la fotografia dell’Italia
Infrastrutture
Se a dicembre del 2020, si contavano oltre 19.300 punti di ricarica in circa 9.700 infrastrutture (fonte: report «Le infrastrutture di ricarica pubbliche in Italia», di Motus-E), la situazione al 30 giugno 2021 nel nostro Paese segnala 23.275 punti di ricarica in 11.834 stazioni (o colonnine) e 9.453 location accessibili al pubblico.
Benchmark
Rispetto al primo trimestre dell’anno, sono in deciso aumento i tassi di crescita, con un incremento di 2.518 punti di ricarica (+12% rispetto al +8% di gennaio-marzo) e 1.303 infrastrutture (con percentuali identiche di variazione). Le stazioni di ricarica si trovano per l’80% su suolo pubblico, mentre un quinto del totale è su suolo privato.
Distribuzione
A livello di macro-aree di distribuzione, il 57% delle infrastrutture si trova nel Nord Italia, il 23% al Centro e il restante 20% al Sud e nelle Isole. La regione più virtuosa su questo dato è la Lombardia (18%) con 4.130 punti, seguita da Piemonte, Lazio ed Emilia-Romagna con circa il 10% a testa.
Potenza
Il 19% dei punti di distribuzione sono a ricarica lenta (potenza pari o inferiore a 7 kW) e il 77% a ricarica accelerata o veloce in AC (tra 7,5 kW e 43 kW). Un esiguo 5% fornisce ricarica veloce in DC (da 44 kW in su) e appena l’1% più ad alta potenza (maggiore di 100 kW).
Fonte dati: Motus-E: analisi di mercato giugno 2021
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